Art Gallery

Art Gallery è una galleria d’arte visiva internazionale specializzata in arte moderna e contemporanea. Gli artisti, arrivano da prestigiosi percorsi artistici, conosciuti e stimati per il loro lavoro basato su profonda ricerca individuale. Avremo modo di conoscere l’Arte in tutte le sue forme. Oltre a video che raccontano l’arte di alcuni artisti, saremo partecipi ad Esposizioni, mostre ed eventi di ogni tipo.


Yayoi Kusama

Yayoi Kusama è oggi considerata fra i più importanti artisti giapponesi contemporanei. Ha lavorato in una vasta gamma di discipline: arti visive, danza, moda, design fino alla scrittura e alla composizione musicale. La sua produzione abbraccia la corrente surrealista, l’Espressionismo astratto, il Minimalismo, l’Art Brut, la Pop Art, la Land Art e persino lo Psichedelismo. Ma è scavando nel suo vissuto più remoto che troviamo la chiave interpretativa del suo percorso artistico. Fin da piccola Yayoi soffre di disturbi ossessivo-compulsivi e allucinazioni plurime dovute a perpetrate violenze domestiche. Durante una crisi, all’età di 12 anni, il motivo a fiori rossi di una tovaglia da tavola comincerà a riprodursi all’infinito nella stanza, popolando da allora in poi il suo universo in modo ossessivo. Pois e fiori giganti, reti, protuberanze molli e forme falliche. Sarà la riproduzione, la moltiplicazione e l’aggregazione ossessiva di questo ristretto vocabolario di forme la firma stilistica delle sue opere.

Come Louise Bourgeois, un’altra Signora dell’arte contemporanea, Yayoi Kusama ricrea attraverso il fare artistico le sue visioni come mezzo per dominarle, convertendo questa proliferazione minacciosa in una via di salvezza e fuga verso un’entropia liberatoria. L’intento della sua arte è quello di condurre un’indagine sul concetto di percezione del cosmo e di infinito, oltre che un inno alla bellezza della vita. I suoi giganteschi fiori dai colori vivi e brillanti intendono esprimere il senso di rigenerazione, di crescita e transizione propri del ciclo naturale. I pois, invece,  una forma di smaterializzazione paragonabile ai palpiti del cosmo, ai movimenti dei corpi celesti. Kusama continua ad esplorare il concetto di infinito con le Infinity Mirror Room, passando dalla superficie bidimensionale delle tele ad un ambiente di riflessione speculare, dovuto all’effetto caleidoscopico delle superfici specchianti che genera uno spazio inesauribile; il corpo viene frammentato dalle pareti a specchio e riprodotto all’infinito. Altro delirio visuale è l’installazione “Gleaming lights of the Souls“. Reinterpretando la tecnica pollockiana dell’All-over l’artista sfrutta una stanza interamente tappezzata di specchi, trasformandola in una scatola ottica dal cui soffitto decine di led sospesi emanano luce intermittente. Un pullulare di immagini che si moltiplicano e si confondono all’infinito.


Grow di Daan Roosegaarde

Un campo di porri trasformato in un mare di luci danzanti rivela il potenziale del light design. Con l’incredibile installazione luminosa Grow, l’artista Daan Roosegaarde traduce le migliorie della scienza a favore dell’agricoltura in pura magia.

Rivela tutta la bellezza e il potenziale della natura agricola l’ultima installazione firmata dall’artista olandese Daan Roosegaarde che, sulla scia del potere evocativo della luce, ha trasformato un campo coltivato in un mare di bagliori danzanti. Grow, un’opera distesa su 20.000 metri quadrati di terreno, nasce infatti per stupire ma, soprattutto, per rispondere a una domanda: come può il light design più all’avanguardia aiutare le piante a crescere in modo maggiormente sostenibile? Trasformando il grande orto di porri in un tableau vivant, il creativo risponde con quella che lui definisce una light recipe, ovvero guardando alle tecnologie della scienza e della fotobiologia che dimostrano come luce blu, rossa e ultravioletta siano in grado di migliorare la crescita delle piante e ridurre l’uso di sostanze dannose per gli organismi. “Grow è il paesaggio onirico che mostra la bellezza della luce e della sostenibilità. Non come un’utopia ma come una protopia, migliorando passo dopo passo”, ha commentato Daan Roosegaarde.

Restituendo nuovo significato alla parola agri-culture (in inglese “culture” traduce sia il concetto di “cultura” che quello di “coltura”), l’artista fondatore dello studio Roosegaarde, un social design lab di Rotterdam, riformula così il paesaggio come un’opera d’arte culturale vivente. Regolata su quattro differenti tipologie di illuminazione che sfruttano l’energia solare, la distesa verde è un omaggio alla bellezza trascurata del mondo che ci circonda e all’importanza sottovalutata dell’agricoltura. Quanti campi arati passano sotto al nostro sguardo silenziosi e inermi, nonostante il ruolo vitale che svolgono nel nostro quotidiano? Come potremmo migliorare il loro stato di benessere?. Parte integrante del programma artist-in-residence di Rabobank, “Grow è un progetto affascinante e supportato dalla ricerca scientifica che mostra come il trattamento luminoso possa aumentare la crescita delle piante e ridurre l’uso di pesticidi fino al 50 per cento”, ha sottolineato Prof. Dr. Wargent, PhD, Chief Science Officer di BioLumic, esperto leader mondiale di fotobiologia vegetale. Arte, scienza, tecnologia e design confluiscono quindi in un unico grande disegno che trasforma la natura in un’orchestra di infinte possibilità tutte da esplorare, volte alla costruzione di un futuro più luminoso.

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