Art Gallery – Yayoi Kusama

ultimo aggiornamento 28 novembre 2023




Yayoi Kusama è oggi considerata fra i più importanti artisti giapponesi contemporanei. Ha lavorato in una vasta gamma di discipline: arti visive, danza, moda, design fino alla scrittura e alla composizione musicale. La sua produzione abbraccia la corrente surrealista, l’Espressionismo astratto, il Minimalismo, l’Art Brut, la Pop Art, la Land Art e persino lo Psichedelismo. Ma è scavando nel suo vissuto più remoto che troviamo la chiave interpretativa del suo percorso artistico. Fin da piccola Yayoi soffre di disturbi ossessivo-compulsivi e allucinazioni plurime dovute a perpetrate violenze domestiche. Durante una crisi, all’età di 12 anni, il motivo a fiori rossi di una tovaglia da tavola comincerà a riprodursi all’infinito nella stanza, popolando da allora in poi il suo universo in modo ossessivo. Pois e fiori giganti, reti, protuberanze molli e forme falliche. Sarà la riproduzione, la moltiplicazione e l’aggregazione ossessiva di questo ristretto vocabolario di forme la firma stilistica delle sue opere.


Come Louise Bourgeois, un’altra Signora dell’arte contemporanea, Yayoi Kusama ricrea attraverso il fare artistico le sue visioni come mezzo per dominarle, convertendo questa proliferazione minacciosa in una via di salvezza e fuga verso un’entropia liberatoria. L’intento della sua arte è quello di condurre un’indagine sul concetto di percezione del cosmo e di infinito, oltre che un inno alla bellezza della vita. I suoi giganteschi fiori dai colori vivi e brillanti intendono esprimere il senso di rigenerazione, di crescita e transizione propri del ciclo naturale. I pois, invece,  una forma di smaterializzazione paragonabile ai palpiti del cosmo, ai movimenti dei corpi celesti. Kusama continua ad esplorare il concetto di infinito con le Infinity Mirror Room, passando dalla superficie bidimensionale delle tele ad un ambiente di riflessione speculare, dovuto all’effetto caleidoscopico delle superfici specchianti che genera uno spazio inesauribile; il corpo viene frammentato dalle pareti a specchio e riprodotto all’infinito. Altro delirio visuale è l’installazione “Gleaming lights of the Souls“. Reinterpretando la tecnica pollockiana dell’All-over l’artista sfrutta una stanza interamente tappezzata di specchi, trasformandola in una scatola ottica dal cui soffitto decine di led sospesi emanano luce intermittente. Un pullulare di immagini che si moltiplicano e si confondono all’infinito.


I Viaggi del Cuore di Patrizia e Gabriele Maccarinelli per Art Gallery

Infinite Love di Yayoi Kusama al SFMOMA – Museo d’Arte Moderna di San Francisco







 

Non solo shopping, ma anche occasione per scoprire e immergersi in installazioni artistiche pensate ad hoc. Si presenta così il nuovo punto vendita (ma probabilmente è riduttivo definirlo così) di Louis Vuitton a Milano, che ha aperto negli spazi dell’ex Garage Traversi, architettura la cui edificazione risale al 1939 su progetto di Guseppe De Min, in via Bagutta, a pochi passi da Piazza San Babila. La nuova sede è stata inaugurata il 6 gennaio in concomitanza dei lavori di rinnovo in corso nella sede storica di Palazzo Taverna (dove Vuitton tornerà tra due anni) e del lancio della nuova collezione che il brand ha firmato in collaborazione con Yayoi Kusama: a distanza di dieci anni di distanza, Louis Vuitton e la celeberrima artista giapponese tornano a lavorare insieme, con una serie di iniziative – anche chiacchierate e discusse – che attraversano l’intero pianeta, dalla campagna pubblicitaria in 3D trasmessa su megaschermo a Tokyo alla “versione robot” dell’artista che dipinge nella vetrina del negozio di Louis Vuitton sulla Fifth Avenue di New York.


Gli spazi dell’ex Garage sono stati così adattati alla nuova destinazione commerciale-espositiva, mantenendo comunque sia all’esterno sia all’interno l’originale struttura architettonica, “mediante l’utilizzo di un sistema di pareti curve che lascia a vista le monumentali travi a ventaglio in cemento armato”, come spiega una nota dell’azienda, per un risultato stilistico che non passa decisamente inosservato: a dominare le vetrine del negozio sono i motivi tipici dell’arte di Yayoi Kusama, tra i “punti” di diverse dimensioni e cromie e le variopinte zucche; proprio con queste ultime come soggetto, nei prossimi giorni saranno installate a Piazza San Babila tre grandi sculture realizzate dallo Studio Kusama. Tornando al nuovo negozio, questo si sviluppa su tre livelli: il piano terra e il secondo piano sono destinati alla vendita, con sezioni dedicate alla moda femminile e maschile contraddistinte dalla presenza di pezzi di arredamento vintage; il secondo piano è invece concepito come ambiente per esposizioni e progetti speciali, infatti in questo momento è possibile fruire di una sorta di esperienza immersiva, dal titolo Creating Infinity: i mondi di Yayoi Kusama e Louis Vuitton, un allestimento speciale che vede la nuova collezione realizzata in collaborazione con l’artista giapponese animarsi all’interno di un mondo in “stile Kusama”, con gli “Infinity Dots” e le “Metal Balls”.


“Infinity Dots” e “Metal Balls” sono protagonisti della nuova collezione di Louis Vuitton, reinterpretando così gli iconici motivi del brand contraddistinti dal monogramma “LV”: “un’innovativa tecnica di serigrafia”, spiega una nota dell’azienda, “riproduce le pennellate di Kusama, dando vita a un effetto 3D dipinto a mano straordinariamente realistico. Applicate a mano, una per una, le mezze sfere metalliche di varie dimensioni animano una selezione di pezzi della collezione con un sorprendente effetto a specchio argentato”. E il mondo “Kusama” reinterpretato da Louis Vuitton non termina qui: sul sito web del brand, attraverso un QR Code, è possibile “guardare il mondo con gli occhi di Kusama” con i filtri Instagram ispirati ai suoi iconici temi. E poi, a Milano, ci sono le cose nello spazio pubblico nei pressi del negozio: Piazza San Babila è piena di sculture dell’artista, sono ancora coperte da dei teli neri e verranno scoperte venerdì 13 gennaio e poi, ultima chicca, un fioraio tutto a pallini-Kusama che fa bella mostra di se dall’altra parte della strada.