Spirito Libero – Il tuo viaggio in Amazzonia



 


Amazzonia: il luogo custode di paesaggi sconfinati


 
 
L’Amazzonia è un luogo affascinante, ricco di biodiversità sia animale che vegetale, e comprende una vasta zona del Sud America ricoperta per lo più da foresta pluviale tropicale. La deforestazione è purtroppo una minaccia concreta che mette a rischio la conservazione dei paesaggi e delle specie che la popolano. Un viaggio alla scoperta degli animali che vivono nella foresta amazzonica.
 
Video: Il tuo viaggio in Amazzonia

 

 

Amazzonia: un luogo magico e affascinante, dove ovunque si rivolga lo sguardo è possibile avvistare paesaggi sconfinati di estrema bellezza. L’Amazzonia ha infatti un’estensione molto grande e comprende una vasta regione del Sud America ricoperta per lo più da foresta pluviale tropicale, che ricade per il 58,4% nei confini brasiliani, e per il resto in altri otto stati: Perù, Bolivia, Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana francese e Ecuador.


 

La foresta amazzonica ospita la maggiore varietà di specie al mondo, rappresentando così il luogo custode del più grande tesoro esistente di animali e piante. Ad oggi infatti sono state descritte circa 2.200 specie di pesci, 1.294 di uccelli, 427 di mammiferi, 428 di anfibi e 378 di rettili e si stima che ci vivano circa 2,5 milioni di specie di insetti. Anche la varietà di piante non è da meno, anzi: uno studio del 2002 pubblicato sulla rivista Springer ha infatti rivelato che anche solo in un quarto di chilometro quadrato della foresta ecuadoriana è possibile contare più di 1.100 specie di alberi, una cifra davvero altissima.



In realtà l’Amazzonia, purtroppo, non è più il luogo incontaminato e impenetrabile che si è soliti immaginare. La deforestazione infatti, causata soprattutto dalla conversione del suolo per le attività umane, e incrementata anche dagli incendi, particolarmente frequenti soprattutto nel 2019 (un record in Brasile di 72.843 incendi in un solo anno) ha profondamente cambiato il paesaggio e ciò deve destare non poca preoccupazione. Bisogna considerare infatti che la foresta amazzonica rappresenta una risorsa molto importante, da cui deriva il 10% delle riserve di carbonio negli ecosistemi.


 

Bisogna quindi rivalutare e riconsiderare, a tutela del paesaggio, delle specie animali e vegetali, ma anche della nostra stessa specie, la modalità in cui stiamo trattando il pianeta, soprattutto riguardo quelle zone come la foresta amazzonica così ricche di diversità animale e vegetale. 

 


Organizzare un viaggio in Amazzonia


Se c’è una cosa che ogni piccolo esploratore ha sempre sognato è un viaggio in Amazzonia. Consigli per questa avventura se ne trovano pochi e frammentati, perché non è semplice viaggiare in questa zona rimasta fino a pochi decenni fa quasi inaccessibile e ora sempre più aperta al turismo locale e internazionale.



La foresta amazzonica è la più estesa del mondo, infatti considerata il “polmone verde della terra”, attraversata dal fiume più grande del globo. Già questo basta per far diventare mitica quest’area del pianeta.


 

Questa guida è per te che vuoi organizzare un viaggio (o magari dei viaggi) in Amazzonia, alla scoperta di uno degli angoli più suggestivi del pianeta e immerso nella natura più selvaggia. Troverai come arrivarci, cosa fare e vedere, come spostarti, cosa portare e molte altre curiosità. Se dovessi avere qualunque domanda o informazione da aggiungere, lascia pure un commento, ti risponderò al più presto. Prima di iniziare con la guida, guarda questo breve video che ti darà un’idea della natura straordinaria che incontrerai durante il tuo viaggio:


 

 

Nella foresta tropicale il clima è molto caldo e umido. La temperatura media è di circa 27°C, ma l’escursione giornaliera e stagionale è molto bassa. Infatti difficilmente si supereranno i 35°C, anche se l’umidità te ne farà percepire qualcuno in più. L’anno si divide in una lunga stagione delle piogge che dura circa sette mesi, da novembre a maggio e una stagione meno piovosa da giugno a ottobre. Preparati ad avere precipitazioni in ogni periodo dell’anno. La foresta amazzonica è così grande che il clima non è uniforme su tutto il suo territorio. Ciò che è valido per una zona potrebbe non esserlo per un’altra. In particolare, più ti allontani dall’Oceano Atlantico, più la temperatura e l’umidità saliranno. Manaus, la capitale dell’Amazzonia che si trova nell’interno, ha infatti una media di un paio di gradi superiore a Belém, con ancora più caldo percepito a causa dell’umidità.


Viaggio in Amazzonia: Periodo migliore


Quindi, quando andare in Amazzonia? Il periodo migliore per visitare il Rio delle Amazzoni è senza dubbio la stagione più secca, quindi luglio, agosto e settembre. Pioverà di meno, anche se i giorni saranno più caldi.

Questa è anche la stagione migliore per fare del trekking in Amazzonia, dal momento che nei mesi umidi molti sentieri saranno allagati e potresti essere limitato nelle possibili escursioni. La stagione secca è il periodo migliore per vedere il maggior numero di animali che vivono in Amazzonia, dal momento che si sposteranno il più vicino possibile al corso d’acqua principale per abbeverarsi e non saranno più solo nascosti nell’impenetrabile foresta.


Amazzonia. cartina e cenni geografici


Sono nove i paesi del Sudamerica su cui si estende l’Amazzonia: Brasile (da solo il 60%), Perù e Colombia ospitano circa i quattro qiuinti della regione. Il resto si divide tra Bolivia, Ecuador, Guyana, Guyana francese, Suriname e Venezuela.

La maggior parte della foresta amazzonica brasiliana si trova dentro alla regione amministrativa dell’Amazzonia. Manaus è la capitale e città più importante, con circa due milioni di abitanti che vivono grazie alle risorse del Rio delle Amazzoni.


mappa della foresta amazzonica
Prima di organizzare un viaggio lungo il Rio delle Amazzoni, è opportuno conoscerne le dimensioni.

Lunghezza Rio delle Amazzoni: si tratta del secondo fiume più lungo al mondo dopo il Nilo, a seconda di quali punti vengono scelti come sorgente. Ufficialmente il Rio delle Amazzoni è lungo 6.575 chilometri, solo un centinaio in meno del concorrente africano.

Massima larghezza Rio delle Amazzoni: questa è più difficile da calcolare, dal momento che tutto il bacino del fiume è formato da centinaia di altri affluenti. In alcune zone, a seconda dei calcoli, il Rio delle Amazzoni è largo più di 100 chilometri. Attraversandolo in barca spesso ti troverai su un lato del fiume e anche nelle giornate più limpide farai fatica a vedere la sponda opposta, rendendo il Rio delle Amazzoni molto più ampio di uno dei grandi laghi italiani.


La foresta Amazzonica


 

 

Il bacino del Rio delle Amazzoni è occupato dalla più grande foresta pluviale del pianeta. Si tratta di un ambiente assolutamente da proteggere in quanto ospita milioni di specie animali e vegetali. L’Amazzonia oggi ha molti nemici che cercano di sfruttarne le risorse senza avere un occhio di riguardo verso la salvaguardia della sua biodiversità. L’avvento al governo del Presidente Bolsonaro e la sua visione scettica sui cambiamenti climatici non ha aiutato la lotta delle popolazioni locali contro la deforestazione in Amazzonia. Tribù e attivisti si battono strenuamente per difendere il territorio dallo sfruttamento incontrollato, ma le popolazioni indigene dell’Amazzonia, oltre a essere molto divise tra loro, faticano a contenere l’espansione della deforestazione dell’Amazzonia.



Alberi e piante sono in pericolo per vari motivi: innanzitutto come materiale di costruzione, il legno della foresta è esportato in tutto il mondo. C’è stato poi un forte disboscamento dell’Amazzonia per fare posto a coltivazioni di soia, esportata poi soprattutto in Cina. Le piante di soia si presentano come macchie di un verde molto brillante tra la foresta. L’Amazzonia è anche ricca di risorse nel sottosuolo, il che produce ancora più deforestazione in quest’area del Brasile. Fortunatamente alcune zone sono state in passato destinate a riserve naturali protette, così che non possano (almeno per ora) essere sfruttate. Un esempio è la FLONA, la Floresta National do Tapajós vicino ad Alter do Chao, dove gli indios dell’Amazzonia affiancano attività sostenibili a un turismo responsabile, per aiutare a diffondere la conoscenza delle problematiche ambientali e allo stesso tempo creare ricchezza per loro rispettando il territorio.


Amazzonia: biodiversità



La foresta amazzonica conta un numero immenso di specie animali e vegetali. Secondo wikipedia, ci sono circa 100.000 invertebrati: le specie di insetti in Amazzonia sono infatti tantissime e te ne accorgerai con una semplice passeggiata nella foresta. Tra queste, i ragni e le formiche giganti sono tra le più famose e, forse, spaventose. Altri animali che potresti vedere durante la tua vacanza in Amazzonia sono scimmie, serpenti e una miriade di uccelli, tra i quali i più colorati sono i pappagalli e i tucani. Il Rio delle Amazzoni è ovviamente pieno di pesci e altre creature: attento a non pestare una razza quando entrerai nelle sue acque; il delfino rosa è tipico dell’Amazzonia; infine, i caimani e i piranha fanno paura ma difficilmente li vedrai. Per fortuna!


Vaccinazioni Amazzonia


Nel 2017 c’è stata un’epidemia di febbre gialla in alcuni stati del Brasile. Secondo il Ministero della Salute, il vaccino per la febbre gialla era consigliato per chi viaggiava in Amazzonia. Dal momento che è una vaccinazione obbligatoria in molti paesi del mondo, io la farei direttamente. Alcuni consigliano la profilassi antimalarica, ma dipende un po’ da te. Personalmente l’ho fatta e la rifarei se dovessi tornarci, ma se vuoi stare più sicuro, soprattutto se visiti l’Amazzonia durante il periodo delle piogge, potresti farla anche tu e non passare una settimana con la fobia di essere punto. Un buon repellente anti-zanzare è sempre un buon punto di partenza per evitare di prendere la malaria.


Visto turistico Brasile


È facile ottenere il visto turistico per il Brasile se sei un cittadino italiano (e molti altri paesi europei). Il visto si ottiene infatti all’arrivo in aeroporto ed è gratis. Il permesso di entrata nel paese vale 90 giorni dall’arrivo e può facilmente essere raddoppiato. Normalmente le autorità di frontiera sono molto gentili e permissive con i turisti in arrivo, ma all’occorrenza potrebbero chiederti prova di un volo di uscita dal paese per confermare che non hai intenzione di stabilirtici troppo a lungo.


Come arrivare in Amazzonia


L’Amazzonia è collegata con il resto del Brasile da molti voli interni. Se vuoi arrivare direttamente nella regione settentrionale del paese, i due aeroporti internazionali amazzonici sono Manaus, la capitale e Belém, alla foce del Rio delle Amazzoni. Non ci sono voli diretti dall’Italia per Manaus o Belém, ma con uno o al massimo due scali puoi facilmente raggiungere una delle due città. La città di Santarém si trova a metà strada ed è collegata a entrambe le località da voli giornalieri. È il punto di arrivo ideale se hai intenzione di visitare Alter do Chao. La migliore compagnia per raggiungere l’Amazzonia è Latam.


Crociera sul Rio delle Amazzoni


 

Escludendo le tratte aeree, l’unico modo per viaggiare in Amazzonia è fare una crociera: Rio delle Amazzoni, Rio Negro e tutti gli altri affluenti sono infatti anche le uniche vie di comunicazione terrestre tra le varie zone della foresta. Non ci sono ancora (per fortuna) grosse strade che collegano le maggiori città dell’Amazzonia e il trasporto stradale è limitato alle realtà locali.

Se hai intenzione di viaggiare in Amazzonia, ti consiglio di fare come la popolazione locale, che si muove con la barca quando deve trasferirsi da una città all’altra. L’esperienza di prendere un traghetto sul Rio delle Amazzoni è una di quelle cose da fare nella vita e non ti pentirai della scelta.


 


Quanto ci vuole da Belém a Manaus in barca?


Viaggiare in barca è lento, molto lento. Se hai fretta di saltare da un posto all’altro, allora evita questo mezzo di trasporto. Scegli la barca se vuoi dedicare del tempo a te stesso e a conoscere gli usi degli abitanti dell’Amazzonia. Solo così avrai modo di apprezzare al massimo quest’avventura. Le barche che fanno il tragitto tra Manaus e Belém partono in generale due volte a settimana e i tempi di percorrenza sono più o meno simili per le diverse compagnie. Qua sotto puoi trovare alcuni esempi della durata del viaggio. Il tragitto da Manaus a Belém è ovviamente più breve perché segue il corso lento del Rio delle Amazzoni. Da Belém a Manaus: partenza il mercoledì alle 19 e arrivo il lunedì alle 17. Totale: 118 ore. Da Manaus a Belém: partenza il mercoledì alle 12 e arrivo la domenica alle 7. Totale: 84 ore. Per arrivare a Santarém considera più o meno metà del tempo.


Cosa vedrai dalla barca?


Dalla barca, prevedibilmente, vedrai acqua, molta acqua. Come hai letto poco più sopra, il Rio delle Amazzoni è enorme e spesso da una sponda farai fatica a distinguere l’altra. Anche perché in alcuni punti il corso del fiume crea dei veri e propri laghi ben più grandi di quelli a cui siamo abituati noi in Europa. La giungla fa da cornice al fiume per tutta la sua lunghezza, punteggiata di singole case costruite su palafitte, distanziate un centinaio di metri una dall’altra. Gli alberi raggiungono anche una ventina di metri di altezza, nascondendo dietro di loro il resto della foresta. Al passaggio del traghetto le madri portano i bambini a vederla da vicino sulle loro canoe e ogni tanto ricevono dai passeggeri del cibo in elemosina. Alcuni ragazzini giocano pericolosamente ad avvicinarsi fino a toccare il gigante di metallo, appollaiati sulle loro piccole piroghe. Non vedrai queste scene facendo un normale jungle tour in Amazzonia, altro motivo per prediligere questo mezzo di trasporto!

Durante le poche fermate nei villaggi principali osserva come i viaggiatori comprano cibo dai venditori locali che fanno arrivare la mercanzia a bordo tramite pali di bamboo lunghi una decina di metri. A volte i venditori si avventurano sul traghettto anche lontano dai centri abitati, accostando con la barca e salendo a poi bordo. Potrai facilmente comprare açai, formaggio dell’Amazzonia, cuore di palma e piatti pronti.


Costi e come prenotare la barca sul Rio delle Amazzoni


Partenza da Manaus


Se hai intenzione di fare il tragitto più veloce, seguendo il corso del Rio delle Amazzoni, partirai da Manaus, la capitale dell’Amazzonia. Puoi prenotare direttamente online la barca fino a Santarém o Belém, con incluso il passaggio dal tuo hotel al porto della capitale amazzonica.


Partenza da Belém



Rivolgiti ad Amazon Star dietro Praça da Republica, dove parlano bene inglese e francese e non applicano sovrapprezzi. Questi sono i costi per la barca fino a Santarém, con piccole variazioni a seconda del cambio:

  • Amaca: 42€
  • Amaca con aria condizionata: 49€
  • Cabina con aria condizionata: 146€
  • Cabina con aria condizionata e bagno: 182€

Per andare da Belém a Manaus chiedi loro un preventivo online, sarai sicuro della loro affidabilità.


Traghetto sul Rio delle Amazzoni: consigli


Del tuo viaggio nella foresta amazzonica, questa parte è probabilmente quella che più ti rimarrà nel cuore e nella mente. La lentezza del movimento rispetto alla velocità sfrenata delle nostre vite ti darà tempo per riflettere su mille aspetti della vita e per ammirare l’imponenza della natura intorno a te.


Quando arrivare al porto?


Dicono di arrivare con almeno un paio d’ore in anticipo al porto. Io ti consiglio di esagerare e fare anche tre o quattro ore prima, perché dovrai metterti in fila e i primi ad arrivare saranno anche i primi a salire sulla barca. Il che significa essere tra i primi a posizionare l’amaca!


Dove mettere l’amaca?


Dal mio punto di vista c’è solo un modo per fare questo viaggio ed è quello di dormire in amaca, come la maggior parte delle persone fa. I ponti della nave sono dotati di tubi per posizionare le amache, vero e proprio accessorio rappresentativo dell’Amazzonia. Lascia stare i locali condizionati, sono più vuoti e meno pittoreschi, oltre ad avere spesso porte e finestre aperte che vanificano la frescura artificiale. Preparati a condividere un lato della barca con altre cento persone, avendo a disposizione per te solo un paio di metri quadri. E lì passerai la maggior parte del tuo tempo, quindi vuoi trovare il posto migliore dove piazzarti. Innanzitutto scegli un posto sulla linea più esterna, quindi lontano dal bagno e dal suo odore. Sarà anche più piacevole avere come vista il fiume e il cielo piuttosto che altre persone o l’interno della nave. Il motore della nave è molto rumoroso, così come le persone che usano le scale a poppa per salire e scendere tra i ponti. Non scegliere un posto dietro, ma avvicinati alla prua. Le luci sono sempre accese, anche durante la notte. Sarà difficile trovare un posto che non è sotto o di fianco a una lampada, quindi preparati a usare un telo o asciugamano per proteggerti dalla luce diretta.


Orari


Tutto succede molto presto sull’imbarcazione. All’ora dei pasti un membro della ciurma passerà con un campanello per comunicare che la mensa è aperta. Sappi che l’orario della colazione sono le sei del mattino!


Cosa portare?


Alcuni accessori saranno molto importanti per la tua crociera sul Rio delle Amazzoni. Una bella amaca è fondamentale, possibilmente leggera e con una tasca extra per avere altre cose a portata di mano durante il sonno. Se non ce l’hai, puoi comprarne una tipica brasiliana. Sarà più pesante e ingombrante, ma anche un bel ricordo una volta tornato a casa. Se hai difficoltà a dormire, porta tappi per le orecchie e una mascherina per gli occhi per proteggerti dall’onnipresente luce artificiale. Un cuscino gonfiabile potrebbe migliorare la qualità del sonno sull’amaca. Durante la notte le temperature scendono leggermente e la maglietta non basterà più. Assicurati di avere con te una felpa e un telo da usare come coperta o un sacco lenzuolo.


Mangiare e bere


Sulla barca puoi trovare acqua potabile gratuita, ma se non ti fidi del tuo stomaco puoi portarti una cassa d’acqua da tenere sotto l’amaca. C’è una mensa con della ottima cucina tipica brasiliana a bassissimo prezzo (sui 2€) con porzioni molto abbondanti. Da provare assolutamente almeno una volta. La scelta è normalmente tra il marmitex, ovvero un insieme di riso, pasta, fagioli e puré con l’aggiunta di pollo o manzo, oppure tra gli stessi ingredienti al self-service con l’aggiunta di carne di maiale, pesce fritto e frutta. Il cibo è veramente buono, ma per essere sicuro di non stancarti della poca variazione del menù, compra al mercato frutta e noci prima di salire. Questa opzione è assolutamente da scegliere anche se sei vegetariano. Sul ponte superiore si trova un piccolo bar che vende snacks e bibite, incluse alcune birre brasiliane per 1€. Qui una televisione trasmette costantemente musica brasiliana.


Bagni e docce


Non aspettarti il Grand Hotel, ma la pulizia dei servizi igienici sulla barca è buona. I bagni comuni sono molto spartani, ma sono puliti almeno due volte al giorno e le docce funzionano bene, non sono troppo fredde e sono discretamente spaziose.


Sicurezza


In linea di massima i traghetti sono molto sicuri, ma alcuni piccoli accorgimenti possono aiutarti a rimuovere lo stress dovuto a ciò. Se sei da solo o da sola, forse ti conviene metterti nei paraggi degli altri (pochi) turisti stranieri, sia per socializzare che per sentirti più a tuo agio. Non sarà difficile identificarli fin dal porto di partenza. Porta uno zainetto con dentro tutti i tuoi beni di valore e documenti da tenere sempre con te, sia dentro l’amaca mentre dormi che in spalla quando ti sposti per osservare il panorama. Stai soprattutto attento quando si avvicinano le barche per vendere cibo o souvenir, perché in quel momento caotico i venditori salgono per poco tempo e riscendono molto velocemente, sparendo senza possibilità di ritrovarli.


Zanzare


Sono poche le zanzare che ti rovineranno il sonno mentre attraversi l’Amazzonia in barca. Porta comunque un repellente che aiuta a respingere anche i noiosi moscerini e le mosche. Il migliore anti-zanzare è senza dubbio l’anti-brumm.


Elettricità


Se hai bisogno di elettricità portati una piccola ciabatta da attaccare alla catena creata dalle prolunghe degli altri passeggeri per portare corrente in tutta la barca. Sarai comunque in una zona senza copertura internet, quindi non dovendo ricaricare il cellulare una power bank dovrebbe bastarti per la macchina fotografica e il kindle.


Kindle


Avrai moltissimo tempo per leggere, quindi ti consiglio di arrivare al porto con il tuo kindle ben carico e con su alcuni libri per essere sicuro di averne abbastanza.


La fauna in Amazzonia


Video – La fauna in Amazzonia




La fauna in Amazzonia


Giaguaro (Panthera onca)


È il felino più grande delle Americhe, dall’aspetto maestoso e affascinante. È un predatoresolitario che si ciba di una gran varietà di animali che uccide con il suo morso potentissimo, riuscendo addirittura a distruggere i carapaci delle tartarughe. Si ritiene sia una specie molto importante all’interno dell’ecosistema in quanto, essendo un predatore all’apice dalla catena trofica, contribuisce a regolare e mantenere stabile il numero di prede. Il suo range geografico si estende dal Messico al Sud America ed è considerato “quasi minacciato” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa principalmente del bracconaggio e della frammentazione dell’habitat.frammentazione dell’habitat.

Anaconda verde (Eunectes murinus)


È una specie che vive in Sud America facente parte della famiglia dei boa. È tra le specie di serpenti più lunghe al mondo, potendo raggiungere circa i 5 metri, e la più pesante. Vive principalmente in acqua, dove può raggiungere velocità di nuoto altissime, ed è principalmente notturna. È una specie non velenosa che utilizza la tecnica della costrizione per uccidere le prede, talvolta rappresentate anche da animali di grosse dimensioni come tapiri e capibara.


Capibara (Hydrochoerus hydrochaeris)


 

È una specie semiacquatica e il più grande roditore al mondo, che vive principalmente nelle zone boscose e forestali vicino agli specchi d’acqua. Il suo range geografico si estende per tutto il Sud America, escluso il Cile, ed è una specie per lo più sociale. Vive infatti in gruppi misti di circa 10-20 individui, che possono addirittura anche arrivare a 100 in alcuni periodi dell’anno.


Conuro del sole (Aratinga solstitialis)


 

È un uccello dai colori molto vivaci che vive in Sud America, molto socievole e ad oggi considerato anche un animale domestico. È una specie classificata come “in pericolo” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa della cattura, il commercio e la perdita degli habitat. È una specie molto curiosa e affascinante, che forma coppie monogame già dall’età di 4-5 mesi di età.


Inia (Inia geoffrensis)


 

È un delfino di fiume che vive nel Rio delle Amazzoni e dalle grosse dimensioni: i maschi possono addirittura arrivare a pesare 185 chilogrammi. È chiamato anche “delfino rosa” perché il corpo degli adulti vira verso questo colore, particolarmente evidente nei maschi. Uno studio del 2008 pubblicato su Biology Letters rivela che il corteggiamento in questa specie potrebbe includere un’esibizione socio-sessuale del maschio: è stato osservato infatti che alcuni maschi adulti trasportano ciuffetti di vegetazioni, ramoscelli o pezzi di argilla, al contrario delle femmine e dei giovani, che lo fanno raramente.


Formichiere gigante (Myrmecophaga tridactyla)


È un mammifero insettivoro, appartenente allo stesso ordine dei bradipi. Non è difficile da riconoscere: presenta infatti dei grossi artigli che utilizza per scavare nel terreno alla ricerca di formiche e termiti di cui va letteralmente ghiotto e che cattura con la sua lunga lingua appiccicosa. È una specie considerata “vulnerabile” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa della distruzione degli habitat, degli incendi frequenti e del bracconaggio, dovuto soprattutto alla sua pelliccia.


Caimano nero (Melanosuchus niger)


 

È una specie di alligatore carnivoro che vive nei fiumi, nei laghi e nelle zone allagate del bacino amazzonico e dalle grosse dimensioni: può arrivare infatti a circa 5-6 metri di lunghezza. È definito “nero” in quanto gli adulti presentano una colorazione molto scura, talvolta quasi nera. È considerato il più grande predatore dell’Amazzonia: può infatti predare e cibarsi di qualsiasi animale, da piccoli crostacei a piranha, ma anche bradipi, capibara e altre specie di caimani.


Aquila Arpia (Harpia harpyja)


È un rapace che vive nella foresta tropicale amazzonica, il cui range geografico si estende dal Messico all’Argentina. Ad oggi la specie è quasi estinta in Centro-America, ad eccezione di Panama, a causa della deforestazione dell’habitat, ma a livello più ampio è considerata “quasi minacciata” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature). È una specie comune soprattutto in Brasile ed è stata osservata a un massimo di altitudine di 2000 metri.


Tapiro del Sud America (Tapirus terrestris)


 

È una delle quattro specie esistenti della famiglia Tapiridae originario dell’Amazzonia. È una specie erbivora e un abile nuotatore, che rappresenta una preda per diversi animali come il caimano nero e l’anaconda verde. Non si conosce molto del suo comportamento sociale, ed è una specie considerata “vulnerabile” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature), principalmente a causa della distruzione dell’habitat e del bracconaggio.


Rana freccia dalle bande gialle (Dendrobates leucomelas)


È una rana appartenente alla famiglia Dendrobatidae, comunemente chiamate anche “rane freccia”, per il veleno che molte specie secernono e che viene estratto e utilizzato dai nativi americani per avvelenare le punte delle frecce. Dendrobates leucomelas presenta dei colori molto accesi che servono ad avvisare il predatore delle propria tossicità: è infatti una specie altamente velenosa. Vive in Sud America settentrionale, principalmente in Venezuela, nelle zone umide delle foreste pluviali tropicali ed è famosa per l’alta territorialità e per i richiami particolarmente rumorosi che emette.