100 lire nel Jukebox – “Gli sbagli che fai” – Vasco Rossi



Vasco Rossi è tornato. In contemporanea all’uscita de Il Supervissuto, la docu-serie che racconta la sua vita e la sua carriera, ha pubblicato anche una canzone inedita, Gli sbagli che fai. Un brano dal testo e dal significato in pieno stile del Blasco. La canzone è la stessa usata per la sigla de Il Supervissuto, inserita anche nella colonna sonora ufficiale della docu-serie. È il primo singolo di Vasco Rossi dopo quello pubblicato lo scorso anno, Patto con riscatto, che ha ottenuto un enorme successo.



Gli sbagli che fai è il titolo del nuovo singolo di Vasco Rossi, un brano inedito che si inserisce perfettamente nel significato della docu-serie Il Supervissuto. Il testo del singolo, infatti, riflette sulla natura umana e sulla ricerca di un senso nella vita. Tutti temi che ritornano spesso nelle canzoni del Blasco. Il significato di Gli sbagli che fai è la ricerca di una stabilità, una sorta di “centro di gravità permanente” e suggerisce che gli artisti con la loro arte cercano di far credere che tutto è possibile, anche quando la realtà è molto più difficile. Esattamente quello che ha fatto Vasco Rossi in oltre quarant’anni di carriera. Il testo e il significato di Gli sbagli che fai, quindi, diventano un elogio all’arte, che può essere un’illusione per evadere dalla realtà.


Il Supervissuto è la docu-serie Netflix su Vasco Rossi che ha come sigla Gli sbagli che fai, il nuovo singolo del rocker. In 5 episodi, la serie ripercorre la vita e la carriera del Blasco partendo dagli inizi. Dal concorso canoro L’Usignolo d’Oro, fatto da ragazzino, e vinto nell’incredulità generale, anche quella dello stesso Blasco, si passa poi alle prime canzoni scritte per amore (per una coetanea che Vasco vedeva passare dalla finestra). E poi la sala di incisione, gli album, i concerti. Fino al tutto esaurito negli stadi. L’autore di Albachiara non si risparmia nemmeno su temi scottanti come la dipendenza dalla droga e la sua esperienza in prigione.


Ho passato una sera con me
Ed è stato davvero incredibile
Non ho ancora capito se sono tornato in me

Ne ho trovati a dir vero due o tre
Di individui davvero simpatici
Ed ognuno parlava da solo dentro di me

Sempre a correre correre scappando da che
Poi a chiedersi chiedersi sempre il perché
Per accorgersi poi che alla fine
Non sempre c’è

Sempre a prendere prendere, che non si sa mai
A cercar di correggere gli sbagli che fai
Per accorgerti poi che alla fine comunque lo sai
Che ne rifarai

Ho passato una sera con me
Ed è stato indescrivibile
Non capivo chi aveva ragione di questi tre

Non trovavo nemmeno più un sé
Che applicasse le solite regole
Ogni cosa fluiva leggera dentro di me

Sempre a correre correre scappando da che
Poi a chiedersi chiedersi sempre il perché
Per accorgersi poi che alla fine
Non sempre c’è

Sempre a prendere prendere, che non si sa mai
A cercar di correggere gli sbagli che fai
Per accorgerti poi che alla fine
Comunque vedrai
Che imparerai
Dagli errori che fai

Prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile

Sempre a correre correre scappando da che
Poi a chiedersi chiedersi sempre il perché
Per accorgersi poi che alla fine
Non sempre c’è

Sempre a prendere prendere, che non si sa mai
A cercar di correggere gli sbagli che fai
Per accorgerti poi che alla fine
Comunque vedrai
Che imparerai
Dagli errori che fai
Tu imparerai
Dagli sbagli che fai.