Soundtracks – Bruce Springsteen – Streets of Philadelphia

ultimo aggiornamento 28 Giugno 2024



Bruce Springsteen. “Street of Philadelphia”

Il 1 dicembre si celebra la Giornata mondiale contro l’AIDS.

La nostra mente vola, allora, agli inizi degli anni ’90, esattamente nel 1994, quando “Streets of Philadelphia” di Bruce Springstreen vince il premio Oscar come Migliore Canzone (battendo, tra l’altro, anche Neil Young, candidato anche lui a ricevere quel premio quello stesso anno con la canzone “Philadelphia”, facente parte dello stesso progetto cinematografico). Il brano, infatti, ha fatto da colonna sonora al film “Philadelphia”, nel quale Tom Hanks, che per la sua interpretazione straordinaria vinse l’Oscar come Migliore Attore, interpreta i panni di un avvocato omosessuale che viene licenziato quando si viene a sapere che ha contratto l’AIDS. Il film è stato uno dei primi a trattare la tematica dell’AIDS in maniera aperta, in un periodo in cui parlarne era considerato ancora un tabù, ma è stata anche l’occasione per Springsteen per scrivere la sua prima canzone per un film. In realtà, il testo era stato già scritto tempo prima ed è stato tirato fuori dal cilindro quando Jonathan Demme, regista del film, chiese a Springsteen di comporre un pezzo per i titoli di testa del film. L’idea originaria di Demme era quella di avere un pezzo rock e ritmato; quando ascoltò il nastro di prova consegnatagli dal rocker, dove tutte le tracce strumentali erano state registrate dal solo Springsteen, fu estremamente soddisfatto. Sebbene il pezzo possa essere un po’ “atipico” se si considera la produzione di Springsteen, la tematica del film viene centrata in pieno; l’effetto finale è quello di una ballata amara, piena di rassegnazione, di una persona che sa che sta per morire, e viene deluso da alcune (per fortuna non tutte) persone che credeva essere importanti.


Bruce Springsteen canta ‘Streets of Philadelphia’ agli Oscar del 1994

Il Boss ha battuto Neil Young nella categoria Miglior canzone originale per il suo contributo alla colonna sonora di ‘Philadelphia’


Gli Academy Awards non sono noti per le esibizioni musicali stellari, anche se ci sono state delle eccezioni nel corso degli anni. Isaac Hayes ha messo a segno una performance di quelle che definiscono una carriera con Theme From Shaft alla cerimonia del 1972, Björk ha spaccato con I’ve Seen It All nel suo abito da cigno – era il 2001 -, Adele ha entusiasmato con Skyfall nel 2013 e Mariah Carey ha messo in scena uno scontro tra dive con Whitney Houston nel 1999 per When You Believe, dalla colonna sonora del Principe d’Egitto. E proprio questa settimana Lady Gaga e Bradley Cooper hanno rubato la scena alla Notte degli Oscar, con una sensuale interpretazione di Shallow, la ballad scritta dalla cantante per A Star Is Born. Ma forse l’anno migliore per le performance musicali è stato il 1994, e cioè la serata in cui Schindler’s List ha vinto come miglior film, Tommy Lee Jones come non protagonista per Il fuggitivo e una giovane Anna Paquin ha portato a casa la statuetta per il suo ruolo di supporto in Lezioni di piano, Tom Hanks ha trionfato come miglior attore per Philadelphia e Bruce Springsteen e Neil Young si sono scontrati nella categoria di miglior canzone originale per il loro contributo alla soundtrack del film. Entrambi hanno suonato quella sera: sopra trovate il video di Springsteen che canta The Streets of Philadelphia poco prima della vittoria.


È stato un momento cruciale nella carriera di Springsteen. La reazione ai suoi due album del 1992 Human Touch e Lucky Town è stata, per usare un eufemismo, molto varia. Ha fatto un tour in tutto il mondo con una nuova band e ha venduto un sacco di biglietti, ma la maggior parte dei fan ha sentito la mancanza della E Street Band e il Boss sembrava l’ennesima icona degli anni Ottanta incapace di adattarsi a un mondo post Nirvana. Ma quando gli è stato chiesto di scrivere una canzone per il film drammatico sull’AIDS diretto da Jonathan Demme, Philadelphia, ha creato una melodia ossessionante tirando fuori un loop di batteria che era diverso da qualsiasi cosa avesse fatto prima. Il brano debuttò al numero nove, era trasmessa da tutte le radio e su VH1.


Springsteen ha suonato ai Grammys e agli MTV Video Music Awards con Max Weinberg alla batteria, ma agli Academy Awards dietro ai piatti c’è il batterista del tour di Human Touch Zack Alford, forse a causa degli impegni di Weinberg con Conan O’Brien. Come potete sentire qui nel video, Alford ha fatto un lavoro incredibile ricreando la drum machine dalla registrazione originale. “In effetti mi hanno fatto un bel complimento dopo quell’esibizione”, ha detto Alford a Rolling Stone nel 2013. “Un batterista che rispetto, Charlie Drayton, mi è venuto incontro e mi ha detto: ‘Perché avete suonato in playback?’. E io ho risposto: ‘In realtà non l’abbiamo fatto’. Era davvero un complimento”.


Più tardi Springsteen ha ritirato l’Oscar per la migliore canzone originale. “Questo è il primo brano che abbia mai scritto per un film, quindi immagino che sia tutto in discesa da qui”, ha detto. “Ma, Neil (Young, ndr), devo condividerlo con te. Fai del tuo meglio e speri di tirare fuori il meglio dal tuo pubblico e che una parte di quel meglio si riversi nel mondo reale e nella vita quotidiana delle persone. Spingerci oltre le nostre paure per riconoscerci l’un l’altro attraverso le nostre differenze, ho sempre pensato che questa fosse una delle cose di cui avrebbe dovuto parlare l’arte popolare, insieme al merchandising e a tutto il resto”.


Due anni dopo Springsteen ha scritto Dead Man Walkin per il film di Sean Penn e Susan Sarandon ed è stato nominato per un altro Oscar, ma questa volta è stato battuto da Colours of the Wind, dalla colonna sonora di Pocahontas. Nel 2009 il Boss ha vinto un Golden Globe per The Wrestler tratta dal film omonimo, ma non è stato candidato dall’Academy.