Natura – Ghepardo: veloce come il vento

ultimo aggiornamento 21 Novembre 2023


 


Il ghepardo si presenta come un carnivoro eccezionale; occupa una posizione intermedia tra i felidi e canidi. Meritava l’antico nome di Cynailurus cioè “cane-gatto”. Si avvicina ai felidi per la testa tondeggiante, il mantello a chiazze e la lunga coda.
Altre caratteristiche del corpo lo avvicinano al cane:ad esempio le zampe lunghe e nervose, i piedi dotati di unghie non retrattili, soggette all’usura come quelle dei canidi e meno adatte ad afferrare la preda. Si tratta di un fenomeno di convergenza, dovuto al forte adattamento di questo animale alla corsa. Il ghepardo non ha alcuna parentela con in canidi;si può però addomesticare e ammansire come un qualunque canide. E’ un animale snello e agile, provvisto di zampe lunghe; la testa, piccola, possiede un muso allungato;l’orecchio risulta largo ma breve, l’occhio caratterizzato da una pupilla rotonda, il pelo raso, un po’ ispido, soprattutto sul dorso, di colore variabile.


Veloce come il vento




La tinta base del mantello è generalmente di un bel giallo chiaro, cosparso di piccole macchie rotonde, nere e brune, molto fitte e confuse sul dorso e che formano degli anelli all’estremità della coda. Il corpo può raggiungere la lunghezza di 1, 50 m e la coda di 75 cm, l’altezza può raggiungere il metro. Una sorta di criniera più o meno lunga orna la nuca. Il ghepardo appare diffuso dall’India, attraverso l’Asia occidentale, fino all’Africa. Alimentazione e tecnica di caccia del ghepardo: Si nutre principalmente di piccoli o medi ruminanti:molto scaltro, se ne impadronisce con straordinaria abilità. Le sue prede preferite sono le antilopi. Di solito si costruisce la tana tra le rocce, sulle colline più basse.


Il ghepardo risulta il mammifero più veloce, per questa ragione non sente la necessità di rifugiarsi nel folto delle foreste, con pochi e rapidi balzi sfugge ai suoi nemici notevolmente più lenti nella corsa. Probabilmente può raggiungere fino a 110 Km/h. Non appena scorge un branco di gazzelle o antilopi che pascolano, il ghepardo si accovaccia al suolo e avanza a serpentina con movimenti sciolti e silenziosi, in modo da non farsi sentire dalla selvaggina. Avanza sempre sotto vento. Quando il capo del branco alza la testa per ispezionare i dintorni, il ghepardo si arresta restando immobile e silenzioso. Poi riprende ad avanzare con cautela, sceglie l’animale più facile da attaccare e gli piomba addosso all’improvviso. Se la vittima riesce a sfuggirgli, si lancia all’inseguimento, la raggiunge in un baleno, la atterra con alcune violente zampate alle gambe, dopodiché la afferra alla gola.

Divora la preda sul posto, cominciando dal cuore e dai reni. Sebbene velocissimo non resiste ad una corsa prolungata; infatti si stanca presto e può essere raggiunto da un buon cavallo. Si presenta anche come un buon saltatore, i cui balzi possono raggiungere l’altezza di tre metri, ma risulta incapace di arrampicarsi sugli alberi.La femmina può portare a termine due parti all’anno, ciascuno di due o quattro piccoli.
La gestazione dura 95 giorni. Curiosità: L’uomo ha approfittato dell’astuzia e dell’eccezionale velocità di questi felidi per ammaestrarli e farli partecipare alle loro imprese come la caccia. In antichità è stato considerato anche come animale di alto pregio. E’ un animale molto docile. Se legato ad una corda, non tenta ne di lacerarla con i denti, ne di romperla a colpi di zampa. Non aggredirà mai coloro che si sono presi cura di lui e si lascerà avvicinare e accarezzare facilmente. E’ capace di restare immobile per delle ore, fissando un punto davanti a sé e facendo le fusa come se sognasse. In questi momenti, galline, capre o montoni possono passargli davanti senza paura:non presterà loro alcuna attenzione.
Altri carnivori hanno la prerogativa di distoglierlo dalle sue meditazioni: così, se sente un cane, cessa immediatamente di fare le fusa, fissa l’intruso, drizza gli orecchi e si lancia all’attacco. In cattività risulta facile nutrire i ghepardi, che tuttavia appaiono più delicati degli altri felidi della stessa mole. Soffrono molto il freddo e non possono vivere in gabbie poco spaziose. Generalmente la femmina rinuncia ad allattare i piccoli, che bisogna quindi nutrirli artificialmente.


Ghepardi a rischio estinzione.


I paperoni della penisola arabica che lo acquistano illegalmente online per sfoggiarlo come uno status symbol nelle loro sfarzose dimore. “Oggi ci sono meno di 7.500 ghepardi allo stato brado”. 

Se nel Corno d’Africa il ghepardo è a rischio estinzione la colpa è soprattutto degli ultra-ricchi della penisola arabica che lo acquistano illegalmente online per sfoggiarlo come uno status symbol nelle loro sfarzose dimore. Ogni anno, rivela la Cnn, 300 cuccioli di ghepardo vengono trafficati illegalmente dalla Somalia. E il numero è lo stesso dell’intera popolazione giovane e adulta del big cat nell’area non protetta del Corno d’Africa, assicura il Cheetah Conservation Fund (CCF). La moda si dilaga a macchia d’olio e se le cose non cambiano, sostiene il fondo, presto la popolazione di ghepardi nella regione si estinguerà.

La Somalia è la principale tappa del traffico illegale di ghepardi del Corno d’Africa. Gli animali vengono introdotti clandestinamente attraverso il confine, ammassati in casse anguste o in scatole di cartone, caricati a bordo di barche e spediti al Golfo di Aden verso la loro destinazione finale: la penisola arabica. Oggi ci sono meno di 7.500 ghepardi allo stato brado, secondo CCF. Altri 1.000 ghepardi sono stati tenuti prigionieri in mani private nei paesi del Golfo. Sebbene molti di questi stati – compresi gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita – vietino il possesso e la vendita di animali selvatici, l’applicazione è lenta.
Intanto il felino più a rischio d’Africa fa la sua comparsa in post sui social network. In alcuni scatti i ghepardi giacciono su auto di lusso, in altri vengono spinti in pozze, ricevono gelati e lecca lecca e vengono provocati da un gruppo di uomini. Per i ghepardi, una vita in isolamento può essere mortale, se il viaggio non li ha già uccisi. Molti cuccioli di contrabbando arrivano nel Golfo con gambe storte e rotte dopo un duro viaggio. Secondo Maker, tre ghepardi su quattro muoiono durante il trasferimento. Il mammifero terrestre più veloce del mondo ha bisogno di spazio per correre e di una dieta speciale. La maggior parte dei proprietari del Golfo non sa come prendersi cura dei ghepardi e la maggior parte dei felini in cattività muore entro uno o due anni, hanno detto gli esperti alla Cnn. La conferma arriva anche dai veterinari dei Paesi del Golfo che hanno parlato con la Cnn solo a condizione di rimanere anonimi.
Uno di loro ha raccontato di aver visto i ghepardi soffrire di disturbi metabolici e digestivi perchè le persone non sanno cosa dar loro da mangiare. Altri animali soffrivano di malattie legate allo stress e obesità. La prigionia è “un vicolo cieco per i ghepardi”, ha commentato un collega.
In una dichiarazione alla Cnn, il ministero per i Cambiamenti climatici e l’Ambiente degli Emirati arabi uniti ha negato i casi di possesso privato di ghepardi e ha dichiarato che tutti i felini in questione si trovano in “strutture autorizzate” nel Paese. Il ministero ha anche assicurato di tracciare regolarmente gli annunci pubblicitari online per la vendita di specie in via di estinzione e di aver rimosso 800 di questi siti. Ma secondo i veterinari attualmente ci sono decine e decine di ghepardi che vivono in cattività, anche se il numero è diminuito negli ultimi anni. Uno studio di CCF dell’anno scorso ha documentato 1.367 ghepardi in vendita su piattaforme di social media tra gennaio 2012 e giugno 2018, in gran parte negli Stati del Golfo Arabo. La Cnn riporta di aver contattato senza troppe difficoltà un venditore di ghepardi con sede a Riyad. L’uomo si vantava di aver portato più di 80 ghepardi nel regno. Ha spiegato di aver appena terminato un carico, ma che avrebbe potuto “consegnare un ghepardo entro 25 giorni”. Il venditore ha raccontato la storia dei “ghepardi allevati in buone condizioni nelle fattorie”. Ha raccomandato di dar loro da mangiare il pollo, cosa che i veterinari dicono che causa problemi di salute.

Il prezzo si aggira intorno ai 10 mila dollari, ma ci sono anche delle offerte. Il governo saudita non ha risposto alle ripetute richieste di commento della Cnn. Il mercato di ghepardi è vietato ai sensi dell’appendice 1 della Convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio di estinzione (CITES). Tuttavia, il commercio di animali selvatici è un grande affare, e il venditore con cui Cnn ha parlato faceva probabilmente parte di un più ampio traffico, secondo gli esperti delle forze dell’ordine. Si stima che il mercato di specie selvatiche valga fino a 20 miliardi di dollari all’anno, secondo le Nazioni Unite e l’Interpol. Ed è tra le prime cinque industrie illecite a livello globale, insieme al mercato della droga e al traffico di esseri umani.