Giuliano Airoldi

Altheo people

Giuliano Airoldi

Giuliano Airoldi è tante vite messe insieme, fatte di passioni, successi, cambiamenti, fallimenti, ma sempre affrontate a muso duro.

 

Le sue capacità di passare da giacca e cravatta alla tuta ignifuga da pilota nei deserti di mezzo mondo, oppure dal casco da
motociclista al ruolo di manager in diverse aziende, gli hanno permesso di esplorare Paesi diversi, toccando con mano e scoprendo culture e storie che negli anni lo hanno aiutato a conoscere talvolta il lato migliore, talvolta quello peggiore degli abitanti di questo pianeta.
Il Marocco gli è entrato nel cuore, fin dal suo primo viaggio nel Nord Africa. Aprire un Riad tutto suo, ricostruito nella parte più storica della Medina di Marrakech, con un’architettura assolutamente, e spiccatamente, marocchina ma con quel tocco in più che solo gli Italiani sanno dare, gli ha permesso di continuare a viaggiare anche attraverso i racconti e le esperienze che i suoi ospiti sanno trasmettergli, rimettendo insieme tanti piccoli pezzi di mondo. Viaggia ancora, naturalmente, per i deserti del Marocco e non solo. Gli piace accompagnare chi ha voglia di vivere un viaggio vero, in mezzo a luoghi particolari, scelti spesso perché legati al ricordo di una gara, fatta di fatica, sudore, sofferenza ma anche gioia, solidarietà e gratitudine per chi magari lo ha aiutato a tirarsi fuori da qualche brutta situazione.

Sono momenti che lui rivive ogni volta attraverso gli occhi di chi si affida a lui per un’esperienza che di sicuro resterà per sempre nel cuore, oltre che nella memoria. Sa ancora perdersi nei racconti di quello che ha vissuto, o visto, ma spera sempre, in fondo, di vivere altre storie non per forza sue, ma condivise da coloro che avranno fiducia in lui e si lasceranno prendere per mano per vivere un’esperienza nel deserto, o in mezzo alle falesie o le montagne del Marocco, insieme a lui, in moto, a bordo di un fuoristrada, o anche sulla sella di una E-bike. Giuliano Airoldi l’Africa l’ha conosciuta prima di tutto attraverso la Dakar, quella gara piena di insidie, fatta di avventure e di amici, alcuni ormai scomparsi ma non per questo dimenticati. Un posto particolare nel cuore conservato anche quando quella competizione fatta di leggenda e storia si è spostata in Sudamerica lasciandosi cullare dai bagni delle folle entusiaste e assaporando oltre che respirando un’aria intrisa dal profumo delle parrillas a bordo strada. La Dakar che oggi si corre in Arabia Saudita, terra delle mille promesse, ma soprattutto dei tanti misteri…Questi Continenti li ha vissuti come pilota, dapprima, e poi come team manager, e ora come parte integrante di una direzione gara che sovrintende a tutto quello che accade durante ogni singolo giorno. Ma i cronometri non sempre si addicono a un viaggio ed ecco perché la voglia di fare qualche cosa di diverso, più legata al mondo dell’avventura, della spensieratezza, della scoperta.

Perché un vero viaggio non può essere tale senza la musica del luogo o il calore della gente, o anche la grappa alla sera, intorno a un fuoco acceso nel bivacco, inebriati dai profumi e dai sapori diversi. Sono sensazioni essenziali quando si viaggia, sensazioni che lui non ti farà mai mancare perché sono quelle che, seppur provate dagli altri, lo sanno rendere felice.

I programmi di Giuliano Airoldi

Easy Maroc